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BYPASS AL CUORE DI CALCUTTA
Genere: romanzo
Voto: 4,0 / 5
Autore: Alka Saraogi
Anno: prima edizione in hindī 1998, 
           prima edizione italiana 2002.
Titolo originale: Kali-kathā: vāyā bāipās
Trama
Uno dei pochi romanzi giunti in traduzione italiana direttamente dalla hindī, Bypass al cuore di Calcutta è la storia di un uomo ormai anziano, appartenente alla comunità mārvāṛī di Calcutta, che ritrova sé stesso e il proprio passato. Al risveglio dopo un’operazione di bypass cardiaco il protagonista, Kiśor Bābū, si ritrova un bernoccolo in testa e inizia a comportarsi in maniera piuttosto strana. Proprio lui — che da anni non faceva un solo passo a piedi in Calcutta e che aveva cercato di cancellare tanta parte della sua storia famigliare — viene visto bighellonare per le strade della città e leggere i diari dei suoi antenati. Il romanzo è un continuo alternarsi di immagini del presente di Kiśor Bābū  negli anni ’90 e del suo passato, in particolare durante gli anni della lotta per l’indipendenza nazionale. Oltre a raccontare il cambiamento interiore di uomo, Alka Saraogi propone un vivace affresco della città di Calcutta e un duro attacco alla crisi di valori successiva al 1947. 
Alka Saraogi
Nasce nel 1960 a Calcutta, in una famiglia maṛvārī piuttosto tradizionalista. È autrice di due raccolte di racconti Kahānī kī talāś meṃ (Alla ricerca del racconto, 1996) e Dūsrī kahānī (Un altro racconto, 2000) e di vari romanzi. Oltre a Bypass al cuore di Calcutta (per il quale ha ottenuto il prestigioso premio della Sahitya Akademi), sono disponibili in traduzione italiana:
  • La storia di Ruby Di (2004)
  • Shining India (2012)
Sul romanzo è stato scritto...
​ "Una vicenda epica con al centro Calcutta, magica rappresentazione di un'India a cavallo tra tradizione e modernità".
La Repubblica
[...] Nella sua vita Kishor babu ha vissuto tre vite. Una vita andava fino all’Indipendenza del paese, cioè fino ai suoi ventidue anni. Da qui in poi cominciava la sua seconda vita, durata cinquant’anni. Questa seconda vita non conteneva la minima ombra della prima. Perciò Kishor babu ora la vede come una nuova nascita. Chi diamine può dire che questi cinquant’anni della vita di Kishor babu siano stati come i cinquant’anni della democrazia indiana, nei quali non è rimasta neppure la raschiatura degli ideali della lotta di liberazione?
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